LE CANARD

LE CANARD

Progetto : Le Canard
Categoria : Ristorante
Dove : Amburgo – Germania
Linea : System 850
Partner : Chefs Culinar

Le Canard Nouveau è una delle tappe d’obbligo per i buongustai in Germania. Collocato in un imponente edificio di forma rotonda a firma dell’architetto Meinhard von Gerkan, offre una vista mozzafiato sul fiume Elba. Premiato con una stella Michelin nel 2006 sotto la direzione del famoso chef Ali Güngörmüs, il ristorante ha subito un incendio che ha portato alla temporanea chiusura e alla successiva ristrutturazione totale.
Nella primavera del 2019, Le Canard Nouveau ha finalmente riaperto presentandosi con un design rinnovato, semplice ed elegante al tempo stesso.
Oggi il ristorante porta la firma di Norman Etzold, ex chef una stella Michelin del Palais Hansen Kempinski di Vienna. La sua cucina utilizza ingredienti stagionali sempre freschi, “così i piatti sono anche facili da spiegare agli ospiti”, afferma.

La richiesta

  • Dopo l’incendio, la cucina doveva essere completamente rinnovata tenendo conto della necessità di adattare l’arredamento esistente in funzione del limitato spazio disponibile.
  • “Inizialmente era stato deciso di spostare le pareti e costruire un’enorme cucina ma, dopo l’incendio, non è più stato possibile. Era necessario trovare un partner in grado di aiutarci a sfruttare al massimo lo spazio disponibile”, ha dichiarato Etzold.
  • Per portare avanti il progetto, Le Canard si è avvalso della collaborazione della società di distribuzione Chefs Culinar.
  • Dopo una serie di ricerche, la scelta è caduta su Ambach, l’unica in grado di soddisfare gli elevati standard di tecnologia e flessibilità necessari per rispondere alle esigenze del ristorante.


La soluzione

  • La soluzione proposta da Ambach è un blocco su misura della linea System 850, che ha permesso di sfruttare in modo ottimale lo spazio disponibile tenendo conto delle esigenze dello chef.
  • Proprio la grande flessibilità di Ambach ha permesso di progettare la cucina con la massima precisione. Lo chef aveva le idee molto chiare su come disporre le attrezzature. “Il forno deve essere collocato in un preciso punto e la disposizione dei piatti deve essere la stessa che avevo in precedenza”, spiega Etzold.
  • Per garantire velocità e massima produttività in cucina, la disposizione delle attrezzature e delle postazioni di lavoro lungo il blocco cottura è stata pensata in modo ottimale per ridurre i percorsi e permettere al personale di lavorare in modo efficace ed ergonomico.
  • Non solo ottimizzazione degli spazi e massima funzionalità. Il blocco Ambach è a vista e con profili curati nei minimi dettagli.
  • Di colore nero, “non ha spigoli vivi, ha und design molto ricercato”, afferma Etzold. “Inoltre, con il logo del ristorante sulla parte frontale, è davvero perfetto”, ha aggiunto lo chef.

ATLANTIS SANYA

ATLANTIS SANYA

Progetto : Atlantis Sanya
Categoria : Hotel 
Dove : Hainan – Cina
Linea : System 850
Partner : Angles n Curves & Ali Chinae

Atlantis Sanya ad Hainan è uno dei resort più grandi di tutta la Cina. Di proprietà del gruppo cinese FOSUN e gestito da Kerzner International, che controlla anche il più ‘vecchio’ Atlantis The Palm di Dubai, è sicuramente unico nel suo genere.
Basato sul tema “La città perduta di Atlantide”, si sviluppa a forma di vela e ospita 1.314 camere, di cui cinque sfarzose suite sottomarine, il parco acquatico Aquaventure a tema Atlantide, uno dei più grandi acquari all’aperto al mondo, e 21 ristoranti, tra cui il primo Bread Street Kitchen e Bar a firma Gordon Ramsay della Cina continentale, due locali aperti tutto il giorno e un ristorante sottomarino.

La richiesta

  • Per ampliare ancora di più la già ampia offerta gastronomica, è stato necessario rinnovare la cucina. Dopo dieci anni di utilizzo intenso, anche se con minima manutenzione e significativi risparmi per il resort, era comunque giunto il momento di rinnovare le attrezzature Ambach.
  • “Per tutte le cucine a vista volevamo creare qualcosa di innovativo e che desse l’effetto ‘wow’”, ricorda Acker So, il direttore di Angles n Curves, società di consulenza che ha guidato il team di progettazione. “Inoltre, considerando i costi operativi, di acquisto delle materie prime, di gestione del personale e gli investimenti in attrezzature, abbiamo dovuto pensare a massimizzare la produttività”, ha aggiunto So.
  • “Un requisito fondamentale di cui tener conto nella progettazione della cucina era far sì che gli ospiti potessero vedere gli chef lavorare”, afferma Laval. “In cucina c’è molto spazio e tutto è posizionato correttamente, ma la cosa più importante è la straordinaria esperienza da offrire all’ospite”.


La soluzione

  • Vista la positiva collaborazione in passato tra Angles n Curves e Ali China, il distributore di Ambach in Cina – per progetti come Marriott, Hilton, IHG e Hyatt – è stato subito chiaro che il marchio altoatesino avrebbe avuto un ruolo chiave anche per Atlantis Sanya.
  • Il ristorante Saffron All Day Dining ha otto postazioni di cucina a vista che servono piatti occidentali e asiatici, preparati ad hoc per ogni ospite. È dotato di due blocchi cottura della serie System 850; uno di questi è la prima postazione grill Ambach in Cina.
  • La più grande sfida è stata integrare attrezzature occidentali e orientali in un unico blocco custom System 850. Grazie alla collaborazione tra l’ufficio progettazione Ambach e i fornitori locali, il risultato finale è un perfetto mix tra i due elementi.
    Il blocco comprende un cuocipasta a gas, una salamandra, una griglia a carbone, un wok cinese e una plancha elettrica.
  • “Proprio come in qualsiasi progetto di queste dimensioni, abbiamo dovuto affrontare diverse sfide, tutte superate grazie a una combinazione perfetta di pazienza, esperienza, lavoro di squadra e comunicazione efficace. Il risultato è straordinario”, conclude Laval David Laval, alla guida delle strutture ricettive di Atlantis Sanya.
  • La stretta collaborazione tra il cliente, la società di consulenza è stata fondamentale per raggiungere un risultato di altissimo livello. Quando Atlantis Sanya ha aperto nella primavera del 2018, lo ha fatto con la soddisfazione di tutti i partner coinvolti.

SPAZIO NIKO ROMITO

SPAZIO
NIKO ROMITO

Progetto : Spazio – Niko Romito 
Categoria : Ristorante e Bistrot
Dove : Roma – Italia
Linea : System 850
Partner : Grandimpianti Ali

Spazio Roma è un locale versatile e multifunzionale che porta la firma dello chef stellato Niko Romito.
Collocato nel cuore del famoso quartiere Parioli nella Capitale, rappresenta un esperimento unico nel suo genere. Pur in linea con ‘Spazio’, il format di ristorazione creato nel 2013 dallo chef, il locale si distingue dai suoi ristoranti di Milano e Rivisondoli in Abruzzo grazie alla combinazione unica di due anime: il ristorante ‘Spazio’ e ‘Pane e Caffè, ovvero l’area adibita a panetteria, caffetteria e cocktail bar, aperta tutto il giorno, da mattino a sera.
Romito propone una cucina autenticamente italiana che interpreta la tradizione in chiave moderna e orginale, puntando a leggerezza, autenticità dei sapori e ricercatezza. “Cerco di offrire agli ospiti dei miei locali, e di Spazio Roma in particolare, un’esperienza gastronomica autentica, fatta di sapori autentici e di piatti gustosi, a volte anche molto semplici come il pane, tutti realizzati sempre con la massima qualità”, afferma Niko Romito.

La richiesta

  • Italia Cibum, società proprietaria di Spazio Romito, aveva bisogno di ristrutturare l’intera area destinata al locale. Si trattava di un luogo piuttosto atipico e difficile da sviluppare da un punto di vista architettonico. Non era un edificio storico, né un posto con caratteristiche particolari. Per questo, era necessario ripensarlo in toto proponendo anche un stile che gli conferisse personalità e carattere.
  • La più grande sfida nella realizzazione di questo progetto era la necessità di combinare nello stesso spazio varie tipologie di ristorazione riuscendo a creare atmosfere diverse lungo l’intero arco della giornata. Per questo, oltre agli arredi, alle luci e ai materiali utilizzati, un ruolo da padrone lo avrebbero giocato sicuramente la cucina e le attrezzature fornite, che dovevano garantire massima flessibilità e prestazioni sempre al top.
  • Lo chef aveva esigenze e richieste molto precise per la sua cucina. Pur in uno spazio limitato, doveva essere ben organizzata e includere tutto quanto necessario per realizzare un servizio veloce e articolato destinato a un centinaio di coperti totali, suddivisi tra ristorante e bistrò.


 La soluzione

  • Per seguire il progetto, Italia Cibum ha creato un tem di lavoro costituito da Studio Triplan, la società di architettura che ha curato il design del locale e Grandimpianti Ali, azienda specializzata in progetti chiavi in mano nel mondo della ristorazione professionale.
  • Gli imponenti lavori di ristrutturazione sono durati da settembre 2017 a gennaio 2018 e, nel progetto finale, sono stati creati due piani distinti, ovvero:
    – piano interrato in cui sono collocati: la dispesa, l’area preparazione pasti, la zona lavaggio, il laboratorio di panificazione   pasticceria;
    – piano terra: destinato a ospitare la cucina principale a vista al servizio del ristorante, una seconda area lavaggio insieme   al bistrò e al laboratorio di panetteria collocati all’ingresso.
  • “Per la cucina abbiamo proposto Ambach perché era assolutamente la scelta migliore per soddisfare tutte le esigenze dello chef”, ha commentato Alessandro D’Andrade, direttore commerciale di Grandimpianti. È stato proposto, così, un blocco cottura custom della linea System 850 con monopole inox minimal design e finiture RAL di colore nero opaco scelte dallo chef. Si tratta di una cucina completa: il blocco è dotato infatti di piani a induzione, fry top con piastra in compound, cuocipasta e friggitrice, tutti integrati in un piano unico igienico con 4 angoli raggiati.
  • Il piano unico è stato suddiviso in due pezzi e sagomato poi su misura in modo tale da inglobare una colonna esistente in cucina. Inoltre, nel camino centrale è stata fissata una griglia posa pentole ed un supporto per salamandra.
  • Per ovviare al problema dello spazio è stato prima portato il blocco cottura nel locale e, successivamente, è stata creata la cucina attorno. Quest’ultima è stata realizzata interamente su misura ed è organizzata con diverse aree di preparazione che seguono il flusso di lavoro degli chef.
  • Spazio Roma rappresenta sicuramente un progetto importante proprio per la peculiarità intrinseca del locale. Grazie all’ottimo lavoro di squadra tra Studio Triplan, Grandimpianti e Ambach, il risultato finale è sotto gli occhi di tutti: una cucina performante e bella da vedere all’interno di un locale dal design curato in ogni dettaglio.

BURG GLEIBERG

BURG GLEIBERG

Progetto : Burg Gleiberg 
Categoria : Ristorante  
Dove : Wettenberg/Hessen – Germania
Linea : System 850
Partner : GeS Krenzer

Il castello Burg Gleiberg vanta una storia lunga più di mille anni. Un tempo dimora del conte Friedrich von Luxemburg, oggi è un posto esclusivo in cui respirare cultura e deliziare il palato grazie alla ricca offerta dei suoi ristoranti guidati da Axel Horn, chef versatile e manager della struttura.

Il castello ha ben cinque cucine di cui tre utilizzate per matrimoni, conferenze, feste ed eventi vari, e due utilizzate per i ristoranti à la carte: “Nassauer Stube“, noto per la cucina francese e “Albertus Klause“ in cui il Maître Rotisseurs e lo chef Euro Toques preparano piatti tipici locali.


La richiesta

  • Per i ristoranti à la carte era necessario rinnovare le cucine con soluzioni che garantissero prestazioni elevate, risultati affidabili e un flusso di lavoro pensato per velocizzare il più possibile le preparazioni, specialmente quelle à la minute e a base di ingredienti freschi.
  • Anche la pulizia rappresentava un fattore importantissimo nella scelta. I blocchi dovevano permettere una pulizia facile e veloce per un‘igiene senza compromessi.
  • La cucina doveva essere anche bella da vedere e tutto doveva funzionare alla perfezione perchè lo chef era solito invitare gli ospiti direttamente in cucina per lasciare che lo osservassero al lavoro

 

La soluzione

  • Soddisfatto delle attrezzature Ambach utilizzate nella cucina destinate alle preparazioni, lo chef non ha avuto dubbi nel riconfermare la scelta dell‘azienda anche per le cucine dei ristoranti.
  • Tuttavia, se le aspettative erano ben chiare, non poche erano le sfide da affrontare legate all’architettura degli spazi, come ad esempio i soffitti molto alti e i muri irregolari. Le pareti non erano modificabili in alcun modo e la nuova cucina doveva quindi necessariamente essere adattata allo spazio disponibile.
  • Al centro della stanza che ospita la cucina, la presenza di una colonna portante ha imposto la creazione di un’apposita rientranza nel blocco realizzata con precisione millimetrica per sfruttare al massimo lo spazio disponibile.
  • Non solo i muri, anche i soffitti e i pavimenti del castello erano irregolari con conseguenti difficoltà di stabilità del blocco sul pavimento.
  • Un ulteriore vincolo era rappresentato dal mantenimento dalla vecchia cappa di aspirazione; ovvero, era necessario che la cucina avesse dimensioni adeguate rispetto alla cappa nel pieno rispetto delle norme antincendio.
  • La scelta è ricaduta sulla linea Ambach System 850 che, grazie al suo design modulare, è stata trasporta facilmente nei locali del vecchio castello. Con oltre 150 moduli disponibili e infinite possibilità di combinazione, permette di cambiare e ripensare la cucina nel tempo.
  • Il sistema di giunzione Ambach Joining System e il piano unico igienico sono stati fattori ugualmente decisivi nella scelta dello chef.
  • La realizzazione della cucina è stata possibile grazie al lavoro di squadra che ha visto grande collaborazione tra lo chef e il consulente della società GeS Krenzer.
  • Grazie all’innovativa tecnologia Ambach, la nuova cucina permette di produrre grandi quantità in pochissimo tempo e senza sforzi.

AXA HEADQUARTER

AXA HEADQUARTER

Progetto : AXA Headquarter
Categoria : Ristoranti
Dove : Bruxelles – Belgio
Linea : System 900, System 850 & System 700
Partner : Metos NV

Il nuovo quartier generale del colosso assicurativo AXA a Bruxelles non è la classica sede di uffici. Collocato in un edificio pieno di luce circondato dal verde, ricorda più un hotel a 5 stelle che la sede di una multinazionale.

Gli ampi spazi al piano terra, tra uffici comuni e sale riunioni, lasciano spazio a una grande area con servizi di ristorazione destinati non solo ai dipendenti, ma anche agli ospiti esterni. Tra questi: una caffetteria, una rosticceria, un corner pizzeria e grill e una boulangerie. Inoltre, per gli eventi aziendali, c’è una brasserie di alto livello che offre una meravigliosa vista sui giardini del vicino Palazzo Reale.

Il servizio di ristorazione è possibile grazie all’utilizzo di tre diverse cucine: una utilizzata per le grandi produzioni, una per le preparazioni finali e una a vista pensata ad hoc per il menu à la carte della brasserie.

La richiesta

  • AXA aveva bisogno di cucine all’avanguardia. “Ambach è una delle pochissime aziende al mondo in grado di realizzarle con i suoi piani da 3mm ulteriormente rinforzati con 3mm di acciaio. Per rispondere al meglio alle esigenze del cliente non abbiamo avuto dubbi sulla scelta”, spiega Jan Vyverman, General Manager di Metos, l’azienda del Gruppo Ali scelta da Axa per l’imponente progetto.
  • In secondo luogo, era importante lavorare con un fornitore in linea con l’azienda e i suoi valori. Ancora una volta, Ambach si è rivelata la scelta più appropriata grazie alla grandissima attenzione al cliente e alla capacità di realizzare soluzioni ad hoc completamente personalizzate”, ha aggiunto Vyverman.
  • La sfida più complessa di questo progetto è stata la cucina a vista. “AXA voleva qualcosa di radicalmente diverso rispetto alla classica mensa per il personale”, spiega Vyverman.

La soluzione

  • La grande flessibilità di Ambach ha permesso di realizzare tre soluzioni su misura per tre cucine completamente diverse. “La peculiarità di un’azienda come Ambach è la grande capacità di fornire tutto: dalle isole di cottura centrali pensate e realizzate su misura per gli chef più esigenti alle attrezzature destinate a produzioni massicce come quelli di ospedali e mense”, ha sottolineato Vyverman.
  • Per la cucina collocata nel seminterrato e utilizzata per le preparazioni della mensa Metos ha scelto la linea Ambach System 900, robusta e performante. La cucina è composta da aree distinte per la preparazione dei piatti freddi e caldi ed è dotata di celle frigorifere, brasiere, pentole a pressione e a induzione.
  • Al piano superiore, la cucina a vista rappresenta una soluzione più complessa: è stato progettato un blocco cottura su misura della linea Ambach System 700 lungo ben 4,4 metri che si adatta perfettamente alle dimensioni della stanza. “Non potevamo utilizzare il blocco standard System 700 perché doveva essere profondo 1300mm anziché 1400mm standard”, spiega l’area manager Ambach Georg Dissertori. “Per questo, abbiamo dovuto creare un’ estensione sul retro e una base personalizzata”.
  • Nonostante la linea di riferimento fosse la System 700, l’architettura aperta di Ambach e la sua grande flessibilità hanno permesso di installare un plancha della linea System 850 con superfici di cottura più ampie perfette per rispondere alle esigenze di elevate produttività degli chef. Il team ha inoltre cablato tutte le connessioni elettriche per l’intero blocco in un unico punto di connessione.
  • La cucina più piccola al primo piano, riservata alle preparazioni finali, è della linea modulare System 850 Ambach, completa di giunzione igienica.
  • Vista la complessità del progetto, l’eccellente lavoro di squadra tra gli architetti, gli ingegneri, l’ufficio progettazione, il general contractor e i subcontractor, è stato fondamentale per il successo del progetto. “È stato interessante constatare che eravamo tutti allenati”, ricorda Vyverman. “Abbiamo lavorato assieme per ottenere un risultato davvero ottimo. Tutto è andato per il meglio e, a lavori ultimati, tutti erano sorpresi del risultato. Spesso capita che i progetti sembrano molto belli su carta, mentre poi di fatto risultano ben diversi. In questo caso si è verificato l’esatto contrario”.

HUGENOTTENHALLE RESTAURANT TONINO

HUGENOTTENHALLE RESTAURANT TONINO

Progetto : Hugenottenhalle – Ristorante Tonino
Categoria : Ristorante 
Dove : Neu-Isenburg/Hessen – Germania
Linea : System 700 & System 850
Partner : Brauneis Großküchentechni

Famosa location di eventi a Neu-Isenburg, Hugenottenhalle è anche un ristorante molto noto in tutta la Germania che può ospitare sino a 1000 persone. Oltre a eventi, festival, spettacoli teatrali, cabaret e fiere, la sua sala principale viene utilizzata anche dal comune di Neu-Isenburg per incontri e dibattiti politici, feste scolastiche e natalizie.
Il ristorante Tonino, collocato all’interno dello spazio Hugenottenhalle, da oltre 15 anni è conosciuto e amato per la rinomata cucina italiana proposta da Antonio Avato, meglio noto come “Toni”.
Insieme al suo team, si dedica ogni giorno alla preparazione di piatti per i 200 coperti del ristorante e per il servizio catering destinato agli eventi ospitati da Hugenhottenhalle.  Che si tratti di buffet o cene di gala, i piatti sono sempre freschi, di alta qualità e accompagnati da un’eccellente selezione di vini.

La richiesta

  • La cucina del ristorante Tonino doveva essere rinnovata scegliendo una nuova tecnologia di cottura, più efficiente e performante per soddisfare le esigenze dello chef.
  • La nuova cucina doveva essere inoltre facile da pulire e garantire la massima igiene. Per questo, era necessario che tutte le apparecchiature fossero integrate in un piano igienico e dotate su entrambi i lati di basamenti inferiori aperti igienici in H3.
  • Non poche le criticità in tal senso, perché il blocco doveva essere posizionato sullo stesso basamento in cemento su cui era montato il precedente e l’altezza doveva essere di 950 mm. Era dunque necessario realizzare un progetto interamente su misura.
  • Anche la collocazione non era delle più facili: prima di arrivare in cucina, il blocco doveva passare attraverso la sala e poi attraverso la porta della cucina stessa.


La soluzione

  • Per la scelta, i responsabili di Hugenhottenhalle e Avato si sono affidati alla consulenza del partner di lunga data, Zilg-Brauneis Großküchentechnik e al prezioso supporto del suo progettista Benjamin Fischer.
  • Senza alcuna esitazione, si è optato per una qualità e di grande flessibilità nella creazione di soluzioni su misura assolutamente uniche.
  • È stato quindi ideato un blocco cottura doppio: da un lato System 700 e, dall’altro, System 850. La combinazione delle due linee ha permesso di soddisfare appieno le esigenze del cliente superando tutti i limiti tecnici imposti dalla struttura.
  • In particolare, per raggiungere l’altezza di 950 mm. richiesta per il piano di lavoro, Ambach ha accorciato tutte le sottostrutture e aggiunto un telaio in acciaio inossidabile al basamento esistente.
  • Solo tre le settimane disponibili per lo smontaggio del vecchio blocco e l’installazione del nuovo. Il blocco Ambach è stato consegnato intero, successivamente ruotato per riuscire a trasportarlo nella sala d’ingresso e infine attraverso la porta della cucina. “La movimentazione è stata molto complessa, un lavoro davvero certosino fatto con precisione millimetrica”, ha spiegato Benjamin Fischer, project manager della società Zilg-Brauneis. “Grazie alla grande collaborazione tra tutte le figure coinvolte, siamo riusciti a gestire tutto senza problemi”.
  • Ogni lato del blocco è stato attrezzato con un bagnomaria, due piani elettrici a induzione e una griglia. In uno dei due lati, è stata aggiunta anche una griglia.
  • Lo chef ha richiesto inoltre una brasiera della linea System 900, particolarmente adatta alle grandi produzioni dell’area catering.
  • Grande la soddisfazione di tutti. I responsabili di Hugenhottenhalle così come il ristoratore Antonio Toni sono entusiasti dei due partner Ambach e Zilg-Brauneis: “Grande tecnologia, grande progettualità, massimo supporto!”

BOLLANTS SPA IM PARK

BOLLANTS
SPA IM PARK

Progetto : BollAnts – Spa im Park
Categoria : Hotel 
Dove : Bad Sobernheim, Rheinland-Pfalz – Germania
Linea : System 850
Partner : Wirtz GmbH

BollAnts – Spa, collocato all’interno del centro benessere Bad Sobernheim, è considerato uno dei 20 migliori hotel wellness in Germania. Non solo, è proprio qui che, agli inizi del XX secolo, è stata ideata la famosa terapia “Felke”, sinonimo da allora di uno stile di vita armonioso, fatto di dieta sana e trattamenti naturopatici.
L’hotel è stato costruito nel 1907 dal bisnonno della famiglia proprietaria, Bollant-Anton, con un’estensione di 120.000 mq suddivisi tra strutture ricettive e parco privato, entrambi pensati per creare insieme una vera e propria oasi di pace per gli ospiti.
I sei lodges privati permettono di ritemprarsi in solitudine, mentre un ampio centro benessere, con piscine coperte ed esterne, trattamenti rilassanti e terapie mediche, contribuiscono a un relax totale.

L’offerta gastronomica si articola in tre diversi ristoranti per soddisfare tutti i palati. Tra questi: il ristorante Jungborn, premiato con una Stella Michelin e regno incontrastato dei due cuochi Jens Fischer e Philipp Helzle, il ristorante gourmet Hermannshof con cucina mediterranea e il ristorante principale all’interno della “Villa” in cui, i soli ospiti dell’hotel, possono gustare le prelibatezze preparate dagli chef Jens Gilcher e dal Sous-Chef Fabian Schwan.

La richiesta

  • Parallelamente ai lavori di ristrutturazione della ‘Villa’ e alla necessità di aggiungere 160 coperti nel ristorante, si è imposta la necessità di spostare e ampliare la cucina.
  • La cucina doveva continuare ad essere utilizzata per le preparazioni destinate sia gli ospiti dell’hotel sia a quelli dei lodges privati, così come per il servizio catering eventi e, se necessario, anche per i piatti da servire nei ristoranti Jungborn e Hermannshof.
  • Per questo motivo, il proprietario dell’hotel Bollant Anton e lo chef Jens Gilcher erano alla ricerca di un blocco di cottura piccolo e compatto, dotato di apparecchiature innovative e performanti, ma anche dei necessari piani d’appoggio per la preparazione.
  • La proprietà ha scelto il prezioso supporto di Jürgen Wirtz, amministratore delegato della società Wirtz GmbH che, a sua volta, ha consigliato la scelta di Ambach, storico partner di Wirtz da circa 40 anni.


La soluzione

  • È stato scelto quindi un blocco cottura modulare della linea Ambach System 850, diventato subito il cuore pulsante della nuova cucina della Villa. Un piccolo “gioiello” in configurazione back-to-back che si contraddistingue per robustezza e prestazioni.
  • Per la preparazione dei piatti healthy erano necessarie due piastre ad induzione su ciascun lato del blocco di cottura con una griglia in compound e un cuocipasta. Tutte le apparecchiature sono state quindi integrate in un piano unico igienico per la massima facilità di pulizia.
  • Inoltre, grazie alle basi inferiori aperte in esecuzione H3 in cucina è stato ricavato spazio aggiuntivo utilissimo per riporre gli utensili da lavoro.
  • Altro prezioso accorgimento è rappresentato dai due pannelli incernierati lateralmente su un lato del blocco cottura; soluzione perfetta per creare il necessario spazio di lavoro e di stoccaggio, specialmente per le grandi produzioni destinate agli eventi.
  • Wirtz ha seguito i lavori interamente, dall’ideazione allo sviluppo sino all’installazione della cucina in Villa.
  • La collaborazione tra tutti i partner è stata ottima. Infatti, la proprietà, lo chef e il sous-chef si sono dichiarati molto soddisfatti della nuova tecnologia di cottura Ambach System 850. “La disposizione delle apparecchiature è eccezionale perché ci permette di lavorare senza stress, ma con la massima efficacia e velocità di preparazione. Eravamo certi sin dall’inizio che Ambach sarebbe stata la scelta giusta”, ha affermato Jens Gilcher.

GASTHAUS STEINBERG

GASTHAUS STEINBERG

Progetto : Gasthaus Steinberg
Categoria : Hotel & Ristorante
Dove : Windautal / Westendorf – Austria
Linea : System 700, System 850 & Chef 850
Partner : Gastro West Großküchen GmbH

L’hotel Gasthaus Steinberg si trova a Windautal, meravigliosa location in Austria circondata dalle Alpi di Kitzbühel. Sullo sfondo di un paesaggio fatto solo da boschi e prati, l’hotel rappresenta da oltre 80 anni un’oasi di pace e tranquillità in cui rigenerarsi dallo stress della vita quotidiana. Il proprietario Michael Grafl è anche chef e presidente di KochArt, l’associazione di ristoratori austriaci noti per la loro cucina a base di ingredienti biologici di origine locale.
Il ristorante dell’hotel conta ben 200 coperti (tra spazio interno ed esterno) e propone un mix di specialità fatte in casa e di piatti innovativi.

La richiesta

  • Grafl aveva bisogno di rifare la sua cucina, rinnovandola. “Negli ultimi anni ho lavorato in una cucina vecchia e piuttosto scomoda”, ha dichiarato. Per questo, era alla ricerca di attrezzature di qualità che potessero durare a lungo nel tempo.
  • Le nuove apparecchiature dovevano essere alimentate a gas perché l’energia elettrica autoprodotta dalla struttura con i pannelli solari non era sufficiente a soddisfare le sue esigenze.
  • Altro aspetto ugualmente importante era l’estetica della cucina, in cui Michael Grafl voleva continuare a organizzare corsi, eventi e seminari.


La soluzione

  • L’installazione della nuova cucina è avvenuta parallelamente a più ampi lavori di ristrutturazione dell’intero edificio.
  • La struttura ormai datata e lo spazio limitato in cucina hanno imposto la scelta di una linea che si adattasse perfettamente ai numerosi vincoli strutturali presenti.
  • Sono state scelte, quindi, apparecchiature dall’ingombro ridotto e un angolo del blocco cottura è stato smussato per consentire un passaggio adeguato in cucina.
  • Per il blocco cottura, insieme al partner Gastro West Großküchen, Grafl ha scelto le linee Ambach System 700 e System 850 con piano unico igienico e massima cura del design e dei dettagli. Invece, per le macchine riservate alle grandi produzioni come la brasiera rovesciabile, è stata scelta la linea Chef 850, che assicura grandi prestazioni e produttività.

PARADISE CITY CASINO

PARADISE CITY CASINO

Progetto : Paradise City Casino – Paradise Group
Categoria : Ristorante
Dove : Incheon – Corea del Sud
Linea : System 700 & System 850
Partner : Daeryung Co. Ltd.

Dal 2017, anno della sua apertura, Paradise City Casino a Incheon ha definito un nuovo, elevato standard di ospitalità in Sud Corea. Oltre alle 669 postazioni gioco, il “casinò resort” ospita un hotel di lusso con 711 camere, una spa, un centro congressi, un centro commerciale e oltre 20 locali che servono di tutto, dalla cucina stellata Michelin agli spuntini informali a bordo piscina. La raffinata offerta gastronomica include il ristorante italiano di ispirazione milanese La Scala, il ristorante giapponese contemporaneo Raku, una nuova sede del pluripremiato ristorante cantonese Imperial Treasure e l’esclusivo ristorante internazionale a buffet On The Plate.

La richiesta

  • Paradise City Casino aveva bisogno di attrezzare in soli otto mesi le cucine, i bar e le dispense di tutte le strutture ristorative del complesso, incluse le aree utilizzate per i pasti del personale.
  • In particolare, erano necessarie sia cucine a vista che dietro le quinte, dove lo spazio era decisamente limitato e imponeva non pochi adattamenti.
  • L’obiettivo del resort era molto chiaro: offrire un’ospitalità di altissima qualità a una sofisticata clientela internazionale, ridurre al minimo il personale di cucina e, al contempo, massimizzare la velocità e l’efficienza del servizio.
     

La soluzione

  • La scelta è ricaduta sulla società coreana Daeryung Co., Ltd che ha seguito la progettazione e installazione di tutte le attrezzature richieste.
  • Il project manager Hwang JungHoon e il suo assistente Jin Park hanno guidato il progetto e sono stati fin da subito consapevoli della grandezza e complessità del compito da portare a termine. “Per dimensioni, questo progetto è sicuramente tra i più straordinari del settore in Corea. Proprio per la sua grandezza, richiedeva un design particolare che potesse seguire armonicamente il flusso di lavoro dalla cucina alla tavola in tutti i ristoranti”, afferma JungHoon.
  • In totale Daeryung ha fornito venti cucine tradizionali, otto a vista e dieci bar. Il pezzo forte è la cucina a vista del ristorante On the Plate dove ogni piatto viene preparato su richiesta davanti ai clienti utilizzando solo ingredienti freschi. “In questo modo si costruisce una comunicazione diretta con gli chef perché i nostri clienti vedono cucinare in tempo reale di fronte a loro”, ha dichiarato il sous chef Lim HeeDo.
  • JungHoon sapeva che Ambach, partner di lunga data di Daeryung, sarebbe stato il miglior fornitore di attrezzature da cucina per gran parte di questo progetto, grazie all’affidabilità dell’azienda e ai suoi prodotti di altissima qualità.
  • “Nonostante le imponenti dimensioni della struttura, lo spazio a disposizione per i blocchi cottura era limitato a causa degli stretti corridoi, delle numerose attrezzature richieste e dello spazio necessario per lo stoccaggio, le celle frigorifere, la preparazione dei cibi e il lavaggio delle stoviglie”, spiega Park, che ha affiancato JungHoon nella gestione dell’ambizioso progetto.
  • La linea Ambach System 700 è stata scelta per alcune cucine “back-of-house”, mentre le isole System 850 sono le protagoniste sia della cucina a vista de La Scala, sia della cucina principale dell’hotel, quella di On The Plate. System 850 è la linea scelta anche per il “back-of-house” dell’Imperial Treasure, de La Scala, del panificio, delle strutture di banqueting, di diverse sale da pranzo e lounge del casinò, oltre che della cucina centrale per la produzione di cibi caldi. “Abbiamo scelto la linea System 850 per la sua robustezza, le sue finiture e il design, oltre che per la sua capacità di garantire risultati di cottura di alta qualità”, osserva JungHoon. “I blocchi Ambach non sono solo attrezzature robuste, ma anche opere d’arte in grado di soddisfare i nostri severi standard in fatto di igiene, affidabilità e prestazioni elevate”.
  • Considerato l’alto numero di ristoranti e cucine da attrezzare, determinare le caratteristiche ottimali della configurazione non è stato facile. “Durante i due anni di progettazione, sono stati necessari circa 100 disegni e successive revisioni del design. Ho fatto numerosi incontri con consulenti di fama mondiale per completare tutto”, ricorda JungHoon.
  • “L’intera fornitura doveva essere installata in soli otto mesi; scadenza rispettata grazie al perfetto coordinamento di tutte le parti coinvolte. “Ogni reparto ha contribuito in modo significativo al successo del progetto. Il lavoro di squadra e l’ottima comunicazione tra i diversi reparti sono stati la chiave principale del successo del progetto”, afferma Park.
  • “Nonostante le varie sfide e gli obiettivi sempre più ambiziosi che abbiamo affrontato durante il progetto, abbiamo soddisfatto con successo le alte aspettative dei nostri clienti e mantenuto i nostri standard elevati”, afferma JungHoon. Il sous chef HeeDo è rimasto particolarmente colpito dall’elegante isola System 850 della cucina a vista di On the Plate, completa di finitura nera e di piano in maiolica. “Voglio che i clienti gustino il cibo con gli occhi, il naso e la bocca e il layout di questa cucina ci riesce perfettamente. La mia squadra è super soddisfatta dell’isola, del suo design, delle prestazioni, oltre che della grande facilità e sicurezza d’uso”.

AOK CONGRESS AND TRAINING CENTRE LOWER SAXONY

AOK CONGRESS AND CENTRE LOWER SAXONY

Progetto : Centro educativo e congressuale AOK – Bassa Sassonia
Categoria : Centro educativo con Hotel
Dove : Sarstedt – Germania
Linea : Chef 850
Partner : Chefs Culinar

Il centro educativo e congressuale AOK di Sarstedt rappresenta un piacevole e rilassante contesto in cui soggiornare e studiare. Comprende un hotel di lusso con servizio di ristorazione di altissima qualità e, da oltre un secolo, anche quattro edifici scolastici e la villa in cui è collocato il ristorante.
Il centro è attivo 365 giorni all’anno; per questo, era necessaria una cucina da utilizzare al massimo durante tutto l’arco della giornata.

La richiesta

  • Dopo circa 20 anni di utilizzo intenso, Andreas Baum – Direttore della divisione AOK e responsabile del centro di formazione e conferenze AOK Sarstedt, ha deciso di rinnovare il blocco cottura della cucina al servizio del ristorante.
  • All’insegna della continuità con il passato, Andreas Baum – Responsabile della business unit del settore alberghiero – e Gabriela Beckers – hanno riconfermato Chef Culinar come partner per la scelta della nuova cucina. Stefanie Rohrig di Chefs Culinar ha disegnato l’intero progetto.
  • Nei meeting preliminari sono stati coinvolti anche i tre chef del centro di formazione per analizzare le loro esigenze e studiare insieme la miglior soluzione in grado di soddisfarle.
  • Una delle principali richieste era il mantenimento dello stesso basamento in cemento su cui era montato il precedente blocco cottura.
  • Analogamente, anche la configurazione delle apparecchiature in cucina doveva rimanere immutata, salvo l’integrazione della pentola nel blocco cottura.
  • Inoltre, caratteristiche imprescindibili per il nuovo blocco dovevano essere: tecnologia di ultima generazione, robustezza, affidabilità, flessibilità, garanzia di alte prestazioni e facile pulizia per mantenere altissimi livelli di igiene.


La soluzione

  • Chefs Culinar ha supportato AOK nella scelta della migliore soluzione per le sue esigenze consigliando un doppio blocco della linea Ambach System 850.
  • Le operazioni di smontaggio del vecchio blocco cottura e il montaggio del nuovo sono state completate in soli tre giorni, in concomitanza con la chiusura del centro dopo le festività natalizie.
  • I singoli moduli del doppio blocco cottura sono stati trasportati facilmente attraverso la porta della cucina. Con l’aiuto della giunzione a taglio di Ambach, le apparecchiature sono state montate in modo estremamente rapido direttamente nella cucina.
  • Le apparecchiature fornite includono: un piano in vetroceramica, due cuocipasta, due friggitrici, una bistecchiera, una pentola e due brasiere multifunzione estensibili. Insieme, garantiscono le alte prestazioni e la produttività necessarie per una produzione veloce e costante.
  • Inoltre, i tavoli di lavoro integrati su entrambi i lati del blocco offrono un ampio spazio di lavoro, mentre i basamenti inferiori igienici in H3 offrono ulteriore spazio. Grazie all’esclusivo sistema di giunzione “Ambach joining system“, è possibile configurare le apparecchiature con la massima flessibilità, specialmente nel caso in cui sia necessario effettuare delle sostituzioni.
  • Il lavoro di team si è svolto in modo ottimale all’insegna dello spirito di collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti. Grande la soddisfazione anche degli chef e dei responsabili della struttura. “Abbiamo sempre potuto contare su Ambach, Chef Culinar e tutte le altre persone coinvolte nel progetto. Siamo molto soddisfatti”, hanno dichiarato Baum e Beckers.